Olio di oliva
E’ l’olio ideale per il sapone. E’ ricco di sostanze nutrienti, produce saponi compatti e durevoli pur essendo un grasso insaturo. Nel nostro caso (in quanto italiani) premia anche una scelta sostenibile attenta alle produzioni locali. I saponi di solo olio di oliva sono ottimi e una percentuale superiore al 70 per cento garantisce una buona tenuta del sapone anche in combinazione con altri grassi insaturi. Meglio utilizzare oli non extravergini nel sapone per una questione di priorità di utilizzo delle materie prime (meglio usarlo in cucina!!!) e quindi anche di costi. Il colore intenso dell’olio EVO si trasferirà anche al sapone quindi è da considerare se vogliamo usare coloranti. Meglio quindi scegliere olio di oliva o di sansa facendo attenzione alla percentuale di grassi saturi presenti. Più è alta più duro e bello viene il sapone (almeno 12%-15%).
Oli di soia, colza, mais, arachidi
Grassi insaturi vegetali ricchi di sostanze nutrienti. Non hanno particolari proprietà ma sono buoni riempitivi. Attenzione a bilanciarli con i grassi saturi perché in alte percentuali tendono a produrre un sapone molliccio e viscido.
Olio di crusca di riso o olio di riso
E’ estratto dalla pellicola che avvolge il chicco e contiene vitamina E oltre a un antiossidante specifico detto gamma-orizanolo. Può essere usato in buona quantità, combinato con grassi saturi o con olio di oliva. L’olio di riso fa aumentare la temperatura del sapone e può interferire con l’impiego di latte o di sostanze zuccherine che sono a loro volta termogeniche.
Grassi animali
Sono stati l’ingrediente del sapone casalingo per molte delle nostre nonne. Oggi ormai si preferisce sostituirli con grassi saturi di origine vegetale ma restano una buona scelta soprattutto per i saponi da bucato. Producono saponi duri e compatti dal forte potere detergente. Considerato che i grassi animali sono scarti, il loro impiego ha un minor impatto sull’ambiente rispetto allo sfruttamento massiccio di risorse primarie come avviene nel caso della coltivazione della palma da olio.
In particolare lo strutto è stato usato moltissimo per fare sapone. Contribuisce ad avere un sapone bianchissimo e duro, con una schiuma cremosa dalle bollicine piccole. Può essere usato anche da solo ma potrebbe risultarne un sapone con un odore particolarmente forte.
I Nutrienti
Sono veri e propri tesori che la natura ci offre e che possiamo utilizzare per rendere più bella la nostra pelle e più ricco il nostro sapone.
Due sono i sistemi per trarre il massimo beneficio dai nutrienti: mescolarli ai grassi di base ma scontando la quantità di soda (come è spiegato nell’apposito post sullo sconto della Soda) oppure aggiungerli quando il sapone fa il nastro (nel metodo a freddo) o dopo la cottura (nel metodo a caldo).
Olio di noccioli di albicocca
Nutriente e leggero, apporta vitamine e acidi grassi essenziali. Adatto a pelli mature e sensibili. In genere si aggiunge al nastro scontando la quantità di soda di conseguenza.
Olio avocado
Ricco di vitamine e antiossidanti, nutre la pelle in profondità. Nel sapone fa la differenza anche in percentuali tra il 10 e il 20 per cento.
Olio di borragine
Molto raro e costoso, contiene vitamina F, una sostanza che il corpo
umano non è in grado di produrre. E’ meglio utilizzarlo nelle creme.
Nel sapone sarebbe quasi uno spreco!
Burro di cacao
Grasso saturo vegetale nutriente e protettivo. Non superare il 10 per cento del totale dei grassi perché può provocare irritazioni.
Burro di Karité
E’ un grasso saturo di origine vegetale dal forte potere ristrutturante e nutriente. E’ un vero toccasana per la pelle e già in percentuale del 5-10 per cento rende il sapone un vero lusso!
Lanolina
Grasso saturo di origine animale molto emolliente. Può dare irritazioni, non superare il 3 per cento. Ottimo anche per i saponi da bucato.
Olio di canapa
Ricco di acidi grassi essenziali, insaturo, nutriente. E’ un olio adatto alla pelle più delicata e ai capelli. Va usato in percentuale tra il 5 e il 10 per cento per evitare che il sapone sia troppo molle o irrancidisca in fretta
Olio di cartamo
Un olio delicato e leggero usato per i massaggi. Nel sapone non deve superare il 5 per cento perché tende a irrancidire.
Olio di mandorle
E’ un olio insaturo, ricco e leggero. Nel sapone può essere usato in percentuale tra il 20 e il 30 per cento in combinazione, per esempio, con l’olio di oliva.
Olio di enotera
E’ rigenerante e ristrutturante, ricco di sostanze che aiutano la pelle a ritrovare il suo equilibrio. Nel sapone può essere dosato tra il 5 e il 10 per cento del totale dei grassi.
Olio di germe di grano
Ricco di antiossidanti è adatto alle pelli più mature; nel sapone ne basta un 5 per cento. Può dare allergie nei soggetti predisposti.
Olio di semi di lino
E’ nutriente e ricco di vi tamine ma irrancidisce molto in fretta. Nel sapone se ne usa fino al 10 per cento. E’ adatto per gli shampoo in combinazione con altri grassi.
Olio di noci
Un olio ricco dal carattere deciso; nel sapone va usato con parsimonia perché può scatenare irritazioni. La percentuale non deve superare il 3-5 per cento.
Olio di nocciole
Un olio insaturo e ricco di vitamine. Da usare in percentuale non superiore al 5 per cento perché tende a irrancidire in fretta.
Olio di ricino
In combinazione con l’olio di cocco produce una schiuma densa e cremosissima. Non superare la percentuale del 5 per cento. E’ molto adatto per gli shampoo ma può dare irritazioni in persone predisposte o se si esagera con la quantità.
Olio di sesamo
E’ ricco di insaponificabili e viene usato, nelle popolazioni del Nord Africa, per la cura dei capelli. Ha un odore molto deciso e va usato nel sapone con moderazione attorno al 3-5 per cento.
Olio di vinaccioli
L’olio di semi d’uva è leggero e delicatamente colorato di verde. Lo si può usare in grande quantità anche come grasso di base.
Olio di semi di zucca
E’ un prodotto tipico della Stiria, una regione dell’Austria. E’ scuro, denso e dall’odore deciso. E’ ricco di vitamine, polifenoli e acidi grassi essenziali. Nel sapone ne basta il 5 per cento. In combinazione con olio di canapa o macerato di iperico o calendula è ottimo per i saponi destinati all’igiene intima.
Macerati Sono oli nei quali sono state messe a macerare erbe aromatiche o officinali. In genere la base è costituita da oli di mandorle, girasole, jojoba o, più raramente, oliva. Il tipo di olio usato è l’elemento
fondamentale da sapere per poter calcolare il dosaggio corretto di soda caustica.
Cere
Cera d’api
Si può usare nel sapone per renderlo più solido e compatto. Una percentuale dell’1 o 2 per cento è più che sufficiente anche se alcuni arrivano fino al 5. Va spezzettata e aggiunta ai grassi liquidi prima di farli scaldare.
Olio di jojoba
E’ una cera liquida dal forte potere ristrutturante; è sebosimile e protettivo. Nel sapone va usato in percentuale non superiore al 5 per cento. E’ adatto anche per gli shampoo in combinazione con altri
grassi.
Mi raccomando se decidete di regalare agli amici il vostro sapone mettete sempre un’etichetta con l’elenco di tutto quello che contengono per dare modo a persone che soffrono di particolari allergie verso particolari sostanze di esserne informate.
13 pensieri su “La scelta dei grassi nel Sapone”